Nessuna traccia di sostanze pericolose nei sedimenti estratti dal Clitunno


“Con grande soddisfazione possiamo comunicare alla popolazione che non ci sono sostanze pericolose per la salute dei cittadini e per l’ ambiente nei  sedimenti estratti dal fiume Clitunno durante i lavori di riqualificazione ambientale del reticolo idrografico, una notizia che possiamo dare con dati scientifici alla mano, grazie alla professionalità di uno degli studi più qualificati  i chimica applicata che ha effettuato analisi utilizzando uno dei sistemi più precisi al mondo per l’individuazione di sostanze tossiche la “gascromatografica”, sgombrando così il campo dalle dannose strumentalizzazioni fatte di recente sull’argomento.”

 

Esordisce così il Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra Giuliano Nalli nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la sala consiliare del Comune di Trevi, con lui il sindaco della città Bernardino Sperandio, quello di Campello Domizio Natali, la direttrice del Consorzio Candia Marcucci, l’assessora all’ambiente di Trevi Stefania Moccoli, il Vice sindaco di Bevagna Mirco Ronci. Presenti anche i tecnici che hanno effettuato le analisi e alcuni amministratori tra i quali il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati.

 

“Questo territorio, ha proseguito Nalli, ha avuto amministratori che si sono costituiti parte civile contro soggetti dediti alla criminalità organizzata nella vicenda della discarica abusiva di Cannaiola, pertanto è evidente come nelle tematiche ambientali sia presente una spiccata sensibilità; la sicurezza ambientale e la salubrità del territorio non hanno colore politico, e il consorzio della bonificazione umbra non è una controparte, bensì un soggetto esecutore di un progetto approvato all’unanimità da una multitudine di enti in  conferenza di servizi.”

 

Concetto rafforzato dal Sindaco Sperandio che si è detto molto soddisfatto di come stanno procedendo i lavori e ha parlato di aspetti scientifici che mettono a tacere inutili polemiche: “sulla riqualificazione del Clitunno a seguito dell’incidente della Umbra Olii  è stato fatto un percorso molto serio, approfondito, trasparente e partecipato che ha visto il pieno coinvolgimento di studiosi, università, associazioni, enti e Comunità locali, Forestale, Noe, Arpa, Polizia Provinciale, tutti ha chiosato il primo cittadino di Trevi, hanno fatto diligentemente il proprio dovere e per questo li ringrazio,  oggi questo ulteriore approfondimento scientifico- a conferma di analisi precedenti -non lascia dubbi all’interpretazione: i sedimenti prelevati dal Clitunno non sono pericolosi e posso essere riutilizzati come materiali per costruire una pista di servizio da usare per le manutenzioni."

 

Di diverso avviso il Sindaco di Campello sul Clitunno Domizio Natali, che ha ringraziato il consigliere comunale del M5S Simone Moretti per aver sollevato dubbi sulla questione, e pur riconoscendo la bontà del progetto nel suo complesso, preferisce che non vengano riutilizzati i materiali prelevati dal fondale sul territorio campellino, proponendo di portarli altrove.

 

Decisa la replica del presidente Nalli: “la bonifica è il soggetto attuatore di un progetto finanziato con soldi pubblici e approvato all’unanimità, (quindi anche dal Comune di Campello), in conferenza di servizi, impossibile modificarne l’esecuzione Iin corso d'opera, senza presupposti scientifici che la motivino seriamente .”

 

Sono seguiti interventi tecnici dell’agronomo Sandro Silveri e della direttrice Candia Marcucci, poi una riflessione del consigliere comunale Moretti, dell'ex sindaco di Bevagna Enrico Bastioli e del consigliere regionale Liberati il quale ha chiesto un interessamento dei sindaci presenti sulla problematica dei rifiuti abbandonati dagli automobilisti che transitano lungo la nuova Flaminia e di cui Anas non si occupa, tema sollevato in passato anche dall’Amministrazione comunale trevana.

 

In chiusura il monito a non allarmare in futuro la popolazione con illazioni su presunti inquinamenti ambientali non corroborati da presupposti scientifici e l’invito invece a collaborare fattivamente  per il bene della comunità.