Trevi - biografia plurale di una comunità. Un progetto di Virginia Ryan


 

Palazzo Lucarini Contemporary ospita un articolato progetto speciale

di Virginia Ryan dedicato alla città di Trevi

tra antropologia partecipata, rappresentazione comunitaria e identità multiple.

In corso presso il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi la mostra Trevi/ Biografia Plurale di una comunità. Si tratta di una rilettura di tre progetti dell’artista d’origine australiana Virginia Ryan realizzati con e per la cittadina di Trevi. Il titolo richiama una precedente esposizione (2017) dell’artista, sempre a Palazzo Lucarini, dove presentò una serie di lavori incentrati sulla fotografia e il collage a soggetto etnografico.

In questo caso, invece, la selezione riguarda operazioni artistiche che, pur utilizzando ancora immagini fotografiche, riguardano la comunità locale di Trevi. I tre progetti, infatti, costituiscono una installazione complessiva che allude, senza mai dichiararli, a diversi eventi traumatici. Il sisma del 1997, la forzata eliminazione - causa legge sulla privacy - dell’archivio analogico di un locale studio fotografico, la recente quarantena Covid 2020 sono gli eventi catalizzatori che hanno ispirato l’artista a un dialogo diretto e partecipato con la cittadinanza: brandelli di vita vissuta, grandi ritratti femminili, tracce disseminate ricostruiscono il senso di identità a un tempo individuali e collettive, dove letteralmente lo il visitatore si può specchiare in un gioco di riflessi tra soggetto e contesto.

Gli interventi realizzati in oltre un ventennio dall’artista con Cento Passi (1997-1998), FotoMania (inedita) (2019) e Guardami Negli Occhi (2020, in collaborazione con JR Inside Out Global Art Project), vanno così a intessere un’inedita ed emozionante Biografia Plurale che, partendo dall’evidente implicazione personale e biografica dell’artista con la cittadina di Trevi, diventa tuttavia uno spaccato vibrante, ma critico e poetico ad un tempo, di una identità collettiva fluida e mutante.

 

 

INFO

Titolo: Trevi/ Biografia Plurale di una comunità. Un progetto di Virginia Ryan

Genere: arte contemporanea. Mostra personale

Artista: Virginia Ryan

A cura di: Maurizio Coccia e Mara Predicatori

Inaugurazione: sabato 10 ottobre, ore 18:30

Date: dal 10 ottobre all' 8 novembre 2020. Dal venerdì alla domenica dalle ore 15:30 alle 18:30. Ingresso gratuito

Sede: Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary”, Trevi (PG), Italy.

Segreteria e logistica: Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary (Presidente Giovanni Curti)

Ente patrocinatore: Comune di Trevi (Sindaco Bernardino Sperandio)

Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno

 

VIRGINIA RYAN nasce in Australia e si laurea nel 1979 al National School of the Arts di Canberra. Artista transnazionale, viaggiatrice, collezionista di arte contemporanea Africana e cittadina Italiana. Dal 2001 il suo lavoro è strettamente connesso con la realtà africana dove ha vissuto per molti anni, prima ad Accra (Ghana) e dal 2009 al 2015 ad Abidjan e Grand Bassam, (Costa d’Avorio); attualmente vive e lavora a Trevi. E’ stata presidente dell’ONG Make Art Not War (2013) che ha sede a Bassam (Costa D’Avorio) e co-fondatrice della Foundation for Contemporary Art in Ghana. In 2016 ha fondato ‘MakeArtNotWalls/Italia’ con un gruppo di richiedenti asilo nel comune di Trevi.

Tra le mostre personali recenti :2020  'Selling Dreams'  Acta International Roma, 'Praesentia'  Tacit Galleries Melbourne Australia; 2016 ‘I Will Shield You’ Galleria Montoro 12 , Roma ,' Surfacing ' Ex-Lavatoio Contumaciale Roma;  2015 'Vous Etes Ici', La Maison de La Patrimoine, Grand Bassam;  'Pino Pascali L’Africano e Ryan/Bouabre  - Sirene’ Museo di Castelbuono, Palermo;  2014 'Emersioni'  Trebisonda, Perugia;  'Espace à Louer,' Galerie Cecile Fakhoury Abidjan; 'Fluid Tales', Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (Ba); 'I Love You' Opera Gallery, Napoli;  2013 Shift/Rue Du Commerce, LaMama Spoleto Open, Festival di Spoleto ' 2010 'Surfacing' , Dak’art – Biennale di Dakar/OFF.