Richiesta sala celebrazioni matrimoni


TIPOLOGIA DEL SERVIZIO

La celebrazione del matrimonio civile è attività istituzionale del Sindaco.
Il matrimonio è, di norma, celebrato dal Sindaco, da altro amministratore delegato o da un funzionario delegato.
Ai sensi del comma 3, art. 1 del D.P.R. 396/2000 "per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale."


COME FARE

La richiesta relativa alla scelta dell'utilizzo della sede della celebrazione del matrimonio, deve essere inoltrata all'Ufficio di Stato Civile del Comune da parte di uno dei due sposi contestualmente alla presentazione della richiesta di pubblicazione.

Il modulo per la suddetta richiesta è disponibile presso lo Sportello del cittadino e presso l'Ufficio di Stato Civile.

Il nulla osta viene rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile.

Il pagamento deve essere effettuato con versamento sul c/c postale n. 14100069, intestato a Comune di Trevi -Servizio Tesoreria, causale: prenotazione sala per celebrazione matrimonio.

I richiedenti possono, a proprie spese, arricchire la sala con ulteriori addobbi e arredi che dovranno essere tempestivamente rimossi alla fine della celebrazione, in caso di mancato adempimento verrà addebitata al richiedente la somma pari ad € 150,00 per le spese di pulizia.

È vietato gettare riso, confetti, coriandoli o altro all'interno delle sale Comunali.


COSTI

 

UFFICIO DEL SINDACO

SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE

In orario di servizio

€80,00

€ 150,00

Fuori orario di servizio

€ 200,00

€ 250,00

Giorni festivi

€ 300,00

€ 350,00

Teatro Clitunno: € 800,00

Villa Fabri: Sala di Salomone €600,00 - Cappella dei Boemi € 700,00

Corte Fratini: € 500,00

 

NOTE

Il sabato è considerato giorno festivo.

Le celebrazioni dei matrimoni sono sospese nei seguenti giorni: 1 e 6 Gennaio; la domenica di Pasqua ed il giorno successivo (Lunedì dell'Angelo); il 25 Aprile; l'1 Maggio; il 2 Giugno; il 15 Agosto; l'1 Novembre; l'8, il 25 e 26 Dicembre, il 24 e il 31 dicembre, al di fuori dell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio di stato civile.

Le celebrazioni sono, inoltre, sospese, il giorno 28 Gennaio, festa del Patrono.

 

 Modulo richiesta sala per celebrazione matrimonio



Sala del consiglio comunale


 

 

 

 

 

 



Teatro Clitunno

  



Villa Fabri

 

 



Corte Fratini

Il complesso residenziale di CORTE FRATINI sorge nella frazione di Pigge del Comune di Trevi.

Situato a metà collina e circondato dagli ulivi, gode di una splendida vista sulla pianura sottostante.

Un accesso si trova sulla strada comunale; un cancello immette direttamente nel cortile, che funge da ideale fulcro per il complesso di edifici che su di esso si affacciano.

Il principale di questi, per dimensioni ed importanza è l’abitazione.

Si tratta della tipica casa padronale di campagna, a pianta rettangolare e copertura a padiglione, la cui edificazione è databile agli inizi del XIX secolo e comunque anteriore al 1860.

Infatti, l’edificio risulta inserito all’origine, con planimetria identica all’attuale, nelle mappe del Vecchio Catasto, il cui impianto si può far risalire alla data del 1860.

All’interno, di rilievo, sono le cantine al piano terra con belle volte a crociera in mattoni, ed un soffitto al primo piano, cassettonato e dipinto, ancorchè con pitture di modesto rilievo.

Di fronte all’abitazione sorge un secondo edificio difficilmente databile nella ricerca storica, di notevoli dimensioni, a due piani, che aveva funzione di molino (prima a movimento animale, poi a vapore, poi elettrico) al piano seminterrato e di magazzini a quello rialzato, con accesso dal cortile ora ristrutturato ad abitazione e locale per eventi.

L’elemento architettonico emergente è costituito dall’altissimo camino in mattoni, che fungeva da ciminiera per la caldaia a vapore a servizio del mulino.

Di particolare suggestione è la vecchia sala dove avveniva la molitura, nella quale si conserva la grande macina, a ridosso della parete sud-est, ove affiora la roccia.

Il mulino rappresenta il nucleo centrale dell’edificio; i corpi adiacenti sono stati costruiti in fasi successive, come visibile dalle differenze riscontrabili nelle murature.

Tutti i solai sono in legno, i pavimenti in cotto, le murature in pietra locale non intonacata, i manti di copertura in coppi.

Chiude il lato Nord del cortile un altro corpo di fabbrica costituito da due edifici già adibiti a rimessa attrezzi, ora ristrutturati ad abitazione, uniti da un ingresso coperto che ora è il nuovo accesso da Via Cascia.

La tipologia architettonica ed i materiali impiegati lasciano supporre che anche la costruzione di questo edificio sia contemporanea a quella del mulino, o per lo meno da collegare all’attività che si svolgeva in esso.

Caratteristica principale di questo complesso di edifici è l’unitarietà dell’insieme; l’abitazione, il mulino, gli annessi concorrono a formare una “struttura chiusa”, quasi un mondo a sé, ove il tempo sembra essersi fermato, ove non sono stati realizzati interventi architettonici “d’urto” tali da stravolgere i caratteri originali.